Nella giornata di ieri è stato ufficializzato il rinnovo del contratto di Simone Inzaghi con l’Inter fino al 2025. Il Corriere della Sera di oggi analizza questo importante passo della squadra nerazzurra, sottolineando il suo significato all’interno del contesto dell’Inter.
Per una squadra notoriamente instabile come l’Inter, abituata nel decennio passato a cambi frequenti di allenatori, la firma del prolungamento del contratto di Inzaghi rappresenta un cambio di tendenza inaspettato. Bisogna fare un salto nel tempo, tornando al periodo tra il 2004 e il 2008, per trovare un allenatore che abbia guidato l’Inter per più di due anni. Quell’allenatore fu Roberto Mancini, il quale alla sua terza stagione sulla panchina nerazzurra conquistò il primo scudetto, nel 2006 (anche se il titolo fu assegnato a tavolino a causa dello scandalo di Calciopoli).
Ora, la società di Zhang e tutti gli appassionati interisti pongono la stessa richiesta a Simone Inzaghi Jr.: vincere il campionato, puntando a conquistare la seconda stella. Il rinnovo del contratto di Inzaghi rappresenta un segno di fiducia in un allenatore che sta lavorando per costruire una squadra solida e ambiziosa, pronta a competere ai massimi livelli. L’obiettivo è chiaro – riportare l’Inter al vertice del calcio italiano e, possibilmente, europeo.
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