Inter, priorità al Milan: ThuLa dosata e Frattesi scalpita
Con ancora fresche le emozioni del trionfo con la seconda stella e i festeggiamenti del derby del 22 aprile, l’Inter riprende il lavoro domani ad Appiano Gentile, preparandosi per la nuova stagione. L’inizio sarà simile a quello dell’anno scorso, il 13 luglio, con un tocco di scaramanzia che non fa mai male.
A causa dell’impegno di 16 giocatori tra Europei e Coppa America, il raduno avverrà a ranghi ridotti. Tuttavia, i tifosi potranno già vedere due volti nuovi: Mehdi Taremi, attaccante iraniano arrivato a parametro zero dal Porto e recentemente passato alle visite mediche, e Josep Martínez, portiere spagnolo acquistato dal Genoa per 15 milioni di euro.
Tra i giocatori presenti fin dal primo giorno ci saranno Francesco Acerbi, rientrato dopo l’operazione per risolvere la pubalgia, Henrikh Mkhitaryan, Carlos Augusto e Yann Bisseck. Si uniranno al gruppo anche il terzo portiere Di Gennaro e diversi giovani, così come i rientranti dai prestiti, tra cui Joaquin Correa, che l’Inter spera di trasferire altrove.
I reduci dagli Europei e dalla Coppa America rientreranno gradualmente: Asllani e Zielinski torneranno la prossima settimana, mentre gli italiani Barella, Bastoni, Darmian, Dimarco e Frattesi, insieme ad Arnautovic, sono attesi nella settimana del 22 luglio. A fine mese, a scaglioni, torneranno Sommer, Thuram, Pavard, Calhanoglu, Dumfries e De Vrij. Lautaro Martinez e Carboni, impegnati nella finale di Coppa America, rientreranno solo il 5/6 agosto.
Sono sei i test amichevoli già programmati: due a porte chiuse ad Appiano, il 17 luglio contro il Lugano e il 22 luglio contro la Pergolettese. Seguiranno le amichevoli internazionali: sabato 27 luglio alle 19:30 contro il Las Palmas allo stadio “Manuzzi” di Cesena; venerdì 2 agosto (orario da definire) contro il Pisa; mercoledì 7 agosto alle 20:30 a Monza contro l’Al-Ittihad; e domenica 11 agosto (orario da definire) contro il Chelsea a Stamford Bridge. Le prime due sfide erano già state giocate lo scorso anno, e forse anche questo è un segno del destino.
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